Il “Grande Est” del Devero, balcone panoramico tra habitat preziosi.

In qualunque stagione, dopo una breve salita all’altezza dei secolari alpeggi stagionali, l’incanto sempre mutevole di larici, specchi d’acqua, rododendri, fioriture alpine e respiro di spazi offre una varietà di itinerari sempre affascinanti.

A est dell’Alpe Devero le alture si innalzano a diversi gradanti, dolci e morbidi per l’antica azione glaciale.

Sul primo livello di questo versante, intorno ai 2000 metri di altitudine, sono situati gli alpeggi stagionali, alcuni dei quali tuttora attivi: Alpe Fontane, Alpe Sangiatto, Alpe Corbernas, Alpe della Valle conservano le baite in pietra e le stalle per la stagione estiva.

A un livello più alto si estende quello che è stato definito “il Grande Est” sul vasto altopiano da cui si spazia con lo sguardo e col passo fino alle Alpi del Forno.

Più ancora si possono infine salire le diverse cime: di Tanzonia, della Valle, del Corbernas, di Sangiatto, della Corona Troggi, o percorrerle sulla cresta a cavallo con le valli Formazza e di Agaro.

Percorrendo la costa, in ambienti vari e mutevoli, si impone la vista della catena parallela che apre scenari spettacolari: dalla Punta d’Arbola a Nord, procedendo di fronte al Figashan, al Fizzi, al Crampiolo, alla Rossa, al Cervandone, lo sguardo spazia fino al Monte Leone, il Cistella  e la Weismiss a sud,  aprendo scorci e presenze differenti se si procede in una direzione o in quella inversa.

Dall’Alpe Sangiatto la vista sulle grigie pendici del Cervandone

Siamo nel regno del Bettelmatt, un formaggio che viene prodotto solo in pochi alpeggi della valle Formazza e Antigorio. Le mandrie vengono condotte sulle alte praterie a metà luglio, salendo gradatamente dagli alpeggi inferiori, al Devero, a Crampiolo, a Pianboglio, e vi permangono fino a metà settembre nutrendosi delle erbe più profumate: l’aroma tipico del formaggio, stagionato almeno due mesi, è dato dalla erba “muttolina” (Ligusticum Mutellina).   

Nei seguenti articoli potete scoprire l’Alpe della Valle, la Corte Corbernas, l’Alpe Sangiatto, l’Alpe Fontane, ambienti affascinanti raggiungibili mediante diversi accessi dolci e non faticosi che portano attraverso i boschi di larici al livello degli alpeggi.

Sono ambienti molto vari in habitat rari e tutelati: laghi alpini, torbiere, praterie di alta quota, brughiere di rododendri e mirtilli, con gli ultimi larici radi sopra al livello del bosco.

Si possono percorrere itinerari diversi e sempre vari, unendo tappe o percorsi che non deludono mai. Piuttosto che suggerire proposte selezionate o “consigliabili”, proponiamo diverse carte con i sentieri, in modo che ciascuno, a seconda dell’ispirazione e delle esigenze, si crei un personale percorso e scopra di volta in volta il suo soggettivo approccio con un ambiente ogni volta diverso.

Qui una mappa dell’ara orientale del Devero, che si può ingrandire e esplorare per conoscere meglio la zona: mappa

Alpe della Valle

Corte Corbernas

Alpe Sangiatto

Alpe Fontane

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Renata Farina, novembre 2020

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