Condividiamo con molto piacere il non manifesto di Michele Comi, guida alpina di grande sensibilità in grado di condurre in mondi inesplorati
IL NON MANIFESTO
disorientati da cliché resistenti, superomismo, feticismo tecnico e progressivo disamore per la natura (unico rifugio reale su cui si fonda la nostra professione)
frastornati dall’ossessione per la sicurezza, sempre più da delegare a strumenti, regole e procedure…
e per questo inattuabile nei contesti indefiniti e variabili come gli ambienti selvaggi
RIBADIAMO
che l’alta montagna è uno degli ultimi luoghi di libertà rimasti
dove ci pregiamo di
facilitare esperienze
per esplorare
conoscere
crescere e rigenerarci
SOSTENIAMO
la frequentazione consapevole della montagna come un toccasana contro gli aspetti disorientanti di un mondo che corre, spesso senza limiti
come occasione per comprendere i luoghi, la loro identità, arrivando a cogliere non solo pochi istanti come un bel panorama o la foto di vetta da “postare”, ma estendendo la comprensione di quel che accade e ci circonda nel tempo, andando oltre la ricerca d’avventura e del fitness svolti entro scenari gradevoli
PER questi motivi
LE GUIDE SOTTO(SOPRA)
sostengono l’auto-responsabilità e auto-protezione
come miglior strumento per muoversi entro luoghi selvaggi come l’alta montagna e le rupi
RIFUGGONO
vacue linee guida e procedure che tentano di inquadrare ciò che non può essere normato (la natura)
TENGONO A MARCARE
la propria modalità di vivere la professione
PER DOVERE DI INFORMAZIONE
verso i compagni di cordata, vecchi e nuovi
COME RICONOSCERE LE GUIDE SOTTO(SOPRA)?
dal distintivo appuntato alla rovescia..